Breve storia del Liceo Classico “B. Marzolla”
L’istituzione del Liceo Classico “B. Marzolla”, con l’intitolazione Ginnasio-Convitto Nazionale “ A. De Leo”, risale al gennaio del 1866. Si legge in un Avviso del sindaco di allora della città di Brindisi, Antonio Balsamo:
“Dovendosi nel principio del prossimo febbraio 1866
inaugurare il Reale Ginnasio De Leo nella città di Brindisi e dare cominciamento
alle scuole ginnasiali, allo scopo di dare agio alla gioventù studiosa a tenersi
pronta per le scuole …notifichiamo al pubblico
che il consiglio presieduto dal regio Ispettore Scolastico della Provincia,
composto dai signori 1° Reale Ferdinando
direttore del Ginnasio; 2° De Castro can. Francesco; 3° Crudomonte Giovanni; 4°
Monticelli Mariano;
5°Terribile avv. Pompeo Consigliere Provinciale; 6° Villanova Gesualdo
Consigliere Comunale
Ha stabilito
che i primi giorni dell’entrante prossimo Febbraio 1866 avranno incominciamento
le Scuole Ginnasiali e si attiverà il Convitto Nazionale nella città di
Brindisi”
(Brindisi, 29 gennaio 1866)
Fu destinata, come sede della nuova scuola, una parte dei
locali del palazzo del Seminario, di cui il Municipio aveva preso possesso per
effetto del d.r. del 1° settembre del 1865 percependo, al tempo stesso, una
rendita per il mantenimento delle scuole secondarie, divenuta norma a seguito
delle leggi di soppressione e conversione degli Enti ecclesiastici, del luglio
del 1866 e successive. Notevole fu lo sforzo dell’amministrazione comunale nel
sostenere, insieme agli altri istituti scolastici avviati, elementare e tecnico,
il Ginnasio, per il quale impegnò considerevoli somme che raggiunsero nel 1882
l’ imponente ammontare di £ 27.750. L’efficiente sviluppo raggiunto
dall’istituto, conforme ai Regolamenti e programmi governativi in vigore, portò
ad una sua ulteriore e determinante qualificazione ratificata dal Ministero
della pubblica istruzione con decreto del 15 luglio del 1893, con cui si
dichiarava “il Ginnasio comunale di Brindisi pareggiato ai governativi con
diritto di dare esami e rilasciare diplomi”. Degna di nota si rivelò, qualche
anno dopo, la nuova intitolazione del Ginnasio pareggiato. Il Consiglio
Comunale, nella seduta del 28 ottobre 1905, deliberò di designare l’istituto con
il nome dell’illustre concittadino “ Benedetto Marzolla” (1801 – 1858),
cartografo e geografo, autore di pregiate collezioni e Atlanti (l’Atlante
Geografico, 1840/1855, è il più aggiornato atlante universale italiano
dell’Ottocento). Di un suo ritratto – un olio su tela di cm100 x 77 - fu fatto
dono all’istituto dal “devoto nipote e ultimo superstite” ing. Comm. Carlo B.
Marzolla, come affermato nella “Nota preliminare” dell’annuario del “R. Ginnasio
B. Marzolla” dell’a. s. 1924 – 25, dal preside Angelo De Fabrizio. Non si hanno,
invece, ad oggi, dati sul prezioso Atlante del Marzolla – se donato o acquistato
e in quale data - che il Liceo attualmente possiede e custodisce con cura.
Ottenuta la “regificazione” nel 1927, per effetto della riforma Gentile, ma
soprattutto per interessamento dell’on. Ugo Bono, si ritenne necessaria una
nuova sede atta ad ospitare il “Regio Liceo-Ginnasio Statale”. Pensato
dall’architetto S. Dioguardi di Bari, come una costruzione centrale nella città
e ad essa aperta, monumentale ma non imponente, il nuovo edificio fu costruito,
in zona Pietà, tra Corso Roma e via Taranto, in 22 mesi e inaugurato il 12
gennaio 1933, con una solenne cerimonia, dal sottosegretario al Ministero
dell’educazione nazionale, on. A. Solmi.
Nel 1937, risultando l’edificio insufficiente ad accogliere
una popolazione scolastica in costante crescita, furono avviati i lavori per la
sopraelevazione e la costruzione - oltre che di nuove aule e accessori - di
un’aula magna congiungente le due ali dell’edificio, di una seconda scala, a
struttura elicoidale, di un porticato sul cortile che si affacciava in via B.
Marzolla. Nel 1939 i lavori furono completati: l’edificio, un’opera
architettonica di ampia e considerevole fruizione, avrebbe ospitato, nel corso
di anni, generazioni di studenti.
Col mutare dei tempi, e delle esigenze didattiche, l’Istituto, sprovvisto di
palestra, di aule da destinare ad attività aggiuntive, e insufficiente ad
accogliere una popolazione scolastica in crescita, si rivelò sempre meno
adeguato. Nella metà degli anni ’60, si diede l’avvio, tra procedure di
assegnazione di progetti e appalti, ad una lunga e “laboriosa”, costruzione
della nuova sede, che doveva essere moderna, architettonicamente leggera,
luminosa, da situarsi in un’area cittadina, dal traffico scorrevole, facilmente
raggiungibile anche dai tanti studenti provenienti dalla provincia. Dopo
un’attesa più che ventennale, nel 1989, ebbero inizio le operazioni di
trasferimento del Liceo Classico “ B. Marzolla” nell’attuale sede, in via G.
Nardelli, con il prevedibile rammarico da parte di coloro che avevano ritenuto
identitario del Liceo Classico l’ edificio che ne ricordava le origini e la
funzione. Oggi, l’Istituto che presenta, di fatto, una struttura moderna e
ariosa, è dotato di due ampie palestre, di laboratori di Fisica, Chimica e
Biologia, di Informatica, di un laboratorio linguistico multimediale, di un
laboratorio Lim, di aule corredate da lavagne interattive, in linea con le nuove
metodologie di apprendimento/insegnamento e con la consistente ‘Offerta
Formativa’ (POF). Possiede una Biblioteca con 11.000 volumi, un inestimabile
patrimonio culturale a disposizione di alunni e docenti.